Nella notte tra l’otto e il nove marzo scorso alcuni loschi figuri, con il calar delle tenebre, hanno ben pensato, utilizzando dei mattoni, di rompere una vetrata dello spazio sociale La Deriva di Bassano del Grappa. Pensiamo sia utile ripercorrere gli avvenimenti degli ultimi mesi per contestualizzare il vile attacco che abbiamo subito.
A Febbraio due realtà politiche cittadine hanno costruito una giornata di approfondimento sulle Foibe, volendo denunciare pubblicamente l’uso strumentale che la destra reazionaria (sessista, razzista e xenofoba) sta facendo di tale ricorrenza istituzionale. La serata si è svolta nella sala comunale Bellavitis e ha visto una significativa partecipazione. Lo storico e ricercatore da noi invitato, Sandi Volk, ha ripercorso brevemente la storia dell’occupazione italiana di Istria e Dalmazia, soffermandosi in seguito sulle modalità di riconoscimento istituzionale dello status di “martire delle foibe”. Alla partecipata serata è seguito un dibattito tra i presenti.
Il Giornale di Vicenza nei giorni precedenti la serata pubblicò un articolo denunciando una presunta tensione in città, senza interpellare le realtà coinvolte nella costruzione della “giornata della memoria” e dando invece spazio mediatico ai protofascisti di Casa Pound, realtà nazionale alleata elettoralmente alla Lega Nord che nella città di Bassano nessuno ha mai visto.
Le polemiche sono continuate nei giorni seguenti sempre nello stesso giornale per voce di Nicola Finco, consigliere della Lega Nord che ha definito Sandi Volk “revisionista e negazionista”. Il signor Finco forse non sa che uno storico non è altro che colui che, attraverso il metodo di indagine e approfondimento, porta alla luce il “racconto non raccontato” di avvenimenti storici accaduti; anche per ribadire questo, Deriva e Assemblea Antifascista hanno ritenuto necessario rispondere al consigliere con un comunicato pubblico. Che Finco non brilli in onestà intellettuale lo si evince dal fatto che definisca lo storico Volk “negazionista”, al pari di coloro che negano gli avvenimenti dello sterminio perpetrato dai nazisti.
Nel giorno istituzionale del ricordo un altro “partitucolo” di estrema destra, Forza Nuova, ha organizzato la deposizione di una corona commemorativa in Via Martiri delle Foibe (sempre a Bassano del Grappa). Qualche giorno dopo la corona è scomparsa e sono apparse sull’asfalto alcune scritte dichiaratamente antifasciste.
Ancora una volta il Giornale di Vicenza ci si è buttato a pesce, pubblicando un comunicato del segretario locale di Forza Nuova. Nella stessa pagina, in un riquadro, compaiono una foto delle scritte e parti del nostro comunicato antifascista, nell’intento di voler collegare La Deriva e le scritte di via Martiri delle Foibe. Lo ribadiamo, il comunicato che La Deriva e l’Assemblea Antifascista hanno consegnato al Giornale di Vicenza, giorni prima, era in risposta alle pesanti affermazioni del signor Finco.
Ci pare che sia lasciato poco spazio all’immaginazione!
Il Giornale di Vicenza prima ci mette a “conoscenza” dei neofascisti di Casa Pound ( ripetiamo …a Bassano del Grappa chi li ha mai visti!), movimento in cui militava Gianluca Casseri, che a colpi di pistola ha ucciso migranti a Firenze, e alla cui formazione è ricondotta l’aggressione a Cremona di Emilio Visigalli, finito in coma. Successivamente, da spazio ai neofascisti di Forza Nuova, altro movimento tristemente noto alla cronaca per le numerose aggressioni. Per finire esce lo “sceneggiattore” del ”film sulle Foibe”, Finco, portavoce della Lega Nord, partito che sempre più si sta spostando verso destra, strizzando l’occhio ai nazionalisti francesi della Le Pen.
Pensiamo che le cose vadano raccontate così per come sono. Il Giornale di Vicenza, di proprietà di Confindustria, dando spazio nelle sue colonne a gruppi reazionari e fascisti, legittima il loro intervento ponendole nello spazio pubblico, dando loro legittimità. Riteniamo tutto ciò di estrema gravità, pur non trovandolo strano, dato che il giornale sembra sempre più emanazione del partito di Salvini.
E mentre in questi giorni altre vetrine cadono a pezzi, ultima quella della sede del Pd di Rossano, mentre vengono a galla le collusione tra politica e mafia nella costruzione delle grandi opere che stanno devastando il territorio, mentre pseudodemocratici vanno a braccetto con fascisti nuovi e vecchi, pensiamo sia giunta l’ora di porre all’attenzione pubblica quanto sta accadendo a Bassano, quanto sta avvenendo in Italia e in Europa.