Nel corso dell’ultima settimana abbiamo appreso con sdegno che alcuni compagni dello Spazio sociale La Deriva sono stati denunciati. Le accuse, di notevole fantasia, vanno dalla resistenza, all’istigazione, all’imbrattamento. I fatti contestati sono da ricondurre alla giornata delle “sentinelle in piedi” e della contromanifestazione contro l’omofobia del 23 maggio 2015. Da notare come l’organizzazione neofascista Forza Nuova abbia partecipato e supportato il presidio delle sentinelle in piedi. Come Deriva, riteniamo fondamentale essere presenti e far sentire il proprio dissenso ogni volta che questi figuri ottengono e occupano spazi pubblici, cosa che in questa città (fu medaglia d’oro alla resistenza) avviene fin troppo spesso. Così, in quella giornata, al grigiore mortifero di omofobi e fascisti era stata data risposta con un colorato ma determinato presidio, organizzato e reso possibile grazie alla collaborazione tra il Circolo Tondelli di Bassano, Pastafariani, antifascisti e solidali.
In quell’occasione la polizia è arrivata a trasformare la volontà di non sottoporsi ad un fermo pretestuoso e provocatorio in una denuncia. Insomma mentre veniva garantita piena agibilità a nazisti e omofobi, ci si premurava di isolare, minacciare e identificare alcuni di noi, in quanto considerati potenzialmente pericolosi per l’ordine pubblico.
Non possiamo fare a meno di notare come questo clima di “ordine” sia lo stesso che si respira in questi giorni in altre città, dove la forza pubblica è tristemente protagonista di una feroce campagna di sgomberi di case e spazi sociali e di criminalizzazione dei movimenti di lotta.
Se riteniamo che sia necessaria una presa di parola in merito da parte di tutti e di tutte, è perché non solo qui a Bassano ma in tutta Italia centinaia di persone, in larga parte giovani e giovanissimi, vengono criminalizzate a causa del loro impegno politico e sociale. E’ notizia fresca che 600 lavoratori dell’EXPO di Milano, da aprile ad oggi, sono stati lasciati a casa a causa di segnalazioni della questura. Semplici partecipazioni a cortei o l’attivismo in associazioni e realtà politiche per i diritti sociali, sono elementi considerati “a rischio” per l’EXPO. Nel nostro caso la strategia utilizzata è quella di attaccare e isolare le realtà attive nei territori,attraverso una sequela di denunce mirate ad interrompere le esperienze di solidarietà attiva che si stanno sviluppando, a Bassano come altrove.
Per questo invitiamo tutte le realtà e le persone che non smettono di sperare in un mondo più giusto, che garantisca un futuro dignitoso all’insegna della libertà e dell’uguaglianza, a far sentire la propria voce nelle forme che si ritengono migliori. Vorremmo provare a costruire una rete di solidarietà che non ci veda soli ad affrontare questi attacchi repressivi, spezzando quell’isolamento in cui ci vorrebbero tutti richiusi.
Parleremo di tutto questo venerdì 17 luglio 2015 dalle ore 18.00 alla Torre degli Ezzelini, in un incontro-dibattito con l'”Associazione di Mutuo Soccorso per il Diritto all’Espressione” di Bologna. Sarà inoltre presentato il manualetto “DIFESA LEGALE: note per una maggiore consapevolezza“.